Il sole di un tranquillo pomeriggio di provincia è talmente caldo che fa male mentre ascolto i discorsi degli anziani “che vi lasceremo” si chiedono e me lo chiedo anche io mentre sul portatile bruciano due pagine di Doppio Umano, spengo tutto ed esco fuori, una parte di mondo è lì che mi aspetta. Camminando finisco davanti a una libreria, in vetrina una mano ha scritto -50%, entro dentro a guarda
re. C’è quasi tutti Sandor Marai, compro tre libri, e Plays di Bezzato, Ortese, Crepax e David Leavitt, nemmeno un Fabio Volo o una sfumatura di grigio, a questo punto, io che sono lento di comprendonio, capisco perchè è costretto a chiudere. Mentre pago vorrei dirgli qualcosa ma la mia voce risuonerebbe come un grido nel deserto, meglio il silenzio.
Scendo giù, nella piazza del paese, dove i giovani, quelli che verranno dopo di me bevono e sono allegri, loro hanno già visto tutto e letto tutto, condannando la società all’ignoranza e fa ancora più caldo prima…
Scendo giù, nella piazza del paese, dove i giovani, quelli che verranno dopo di me bevono e sono allegri, loro hanno già visto tutto e letto tutto, condannando la società all’ignoranza e fa ancora più caldo prima…