Putinas – Al Dio Sconosciuto

Stavo leggendo ” Forms of hope” di Tomas Venclova, edizione  the sheep meadow press, e sono incappato in una frase, un verso di Putinas, poeta lituano, una nazione deve maturare non solo nella libertà ma anche nella schiavitù.

Un verso che ben dipinge la problematica storia lituana a lui contemporanea. Di Putinas
(pseudonimo letterario che significa viburno) e purtroppo non esiste nessuna traduzione nella nostra lingua.

Al Dio sconosciuto

Ti canto un inno, Dio sconosciuto,
anche se, per me, sta svanendo il lugubre mistero di secoli;
Tu –  incrocio sull’orbita terrestre errante
Dove  di tanto in tanto torna il mio tormentato pensiero.

Per alcuni sei una rivelazione tempestosa,
Per altri sei voce che rompe l’imperante silenzio di mezzanotte.
Per me -sei questa terra, le rovine di un santuario,
Dove la vita brulicante della natura non rivela nulla.

Io, un granello di polvere di lande desolate consumate dal sole.
So che lo sei; non chi o come sei –
Il mio cuore, prima del pensiero dell’eternità
che cerco nelle galassie, tace.

Può essere che solo nella tomba scavata della terra,
Se un giorno tra la rugiada e un fiore soleggiato mi alzo
Che qui, tra i fiori profumati della terra,
Vedrò il mio Dio sconosciuto.

Adam Zagajewski: la verità non è esotica

Adam Zagajewski è un poeta polacco più volte in predicato di Nobel che non ha certo bisogno di una presentazione, almento per i lettori di questa pagina. Una sua intervista riguardante temi spirituali e religiosi è recentemente apparsa sulle pagine del  Catholic Herald.

Secondo Zagajewski quando ci rivolgiamo alla letteratura degli ultimi 100 anni troviamo scrittori come D.H. Lawrence, in perenne ricerca di una verità. Scrittori che hanno spesso tutta la loro esistenza cercando costantemente quella verità, trasformando la loro esistenza in un pellegrinaggio mistico, viaggiando dall’Italia all’Australia, passando per Stati Uniti e Messico. Lawrence è un perfetto esempio di scrittore che in cuor suo crede che in qualche posto del mondo ci debba per forza essere una verità. Zagajweski cita anche il pittore bolognese Giorgio Morandi, sentendosi  decisamente più affine a lui e e alla sua visione delle cose, cioè che tutto il mondo possa essere contenuto in una stanza.  Infatti il senso dell’essistenza per il poeta polacco non è un qualcosa di esotico ma è nel momento, nel qui, dove si è, perché in fondo, continua, come disse Pascal: il più grande disastro che possa accadere ad un uomo è quello di  lasciare la propria stanza.

 

Adam Zagajewski e Fabio Izzo, Massolit, Cracovia

Notte, una poesia di Krzysztof Kamil Baczyński

Notte

La Mia Madonna piena di peccati

incorniciata in sogno come uno specchio rotto.

Calda notte, la stella di granito sulle tue spalle,

e questo terrore, come te – immortale.

La mia Madonna nel peccato concepita

questi non sono passaggi privi di lacrime

Una notte come una bestia cullata nella paura,

una notte che ricorderà per sempre.

 

Krzysztof Kamil Baczyński
traduzione di Fabio Izzo

L’articolo del paradiso (versione italiana e bulgara)

L’articolo del paradiso

La,

un articolo,

un principio,

definizione di femminilità

scavo tra le foglie

del paradiso terrestre

l’autunno andato e abbandonato

tra mille scelte

e occasioni da Eden,

là.

Fabio Izzo

Определителният член на рая

С финално т,

определителен член,

завършек,

дефиниция на мъжествеността,

копая сред листата

на земния рай

есента мина и премина

през хиляди възможности за избор

и райски случаи,

там.

Traduzione di Emilia Mirazchiyska

Velocemente Vive

Velocemente vive chi apprezza ogni istante,

cambiando abitudini e solitudini,

chi smette i soliti panni e indossa quegli altri,

per capire,

chi dialoga e apre la sua curiosità.

Velocemente vive chi si inebria di passione,

chi conosce i nomi dei colori come il rosso pantone

e ha il suo arcobaleno interiore;

sorgente di parole e non solo,

tra sentieri non presi e scelte inopportune,

senza sapere che dopo

tutto sarebbe stato giusto!

Velocemente vive chi invecchia,

nella consapevolezza quotidiana dell’incertezza,

che sotto il sole sotto la luna non v’è certezza alcuna

e la gente dà buoni consigli non potendo dare il buon esempio.

Velocemente vive chi ha capito che la vita è un viaggio,

che va letto e condiviso,

ascoltato e apprezzato,

ma anche studiato e faticato.

Velocemente vive chi dà il giusto valore alle cose,

perché son cose.

Velocemente vive chi parte e chi ritorna,

dal primo momento all’ultimo istante.