Gli scrittori non famosi, non ancora famosi o mai famosi, quando si incontrano per Brasile 2014 parlano di…
Ebbene sì, anche gli scrittori italiani, affermati o meno, parlano di calcio, a modo loro. Basta con fuorigioco, 4-4-2, albero di natale e biscotti internazionali, ora la letteratura ehm…si presta al calcio e questo è quello che si sono detti prima, dopo e durante Italia- Uruguay, con un finale amaro dedicato a Ciro Esposito. Ciao Ciro, ti sia lieve la terra.
-Ha segnato Godin
-Ma non doveva arrivare Godot?
-La nazionale della Costa Rica fa paura, hai visto che schiera Borges?
-Nell’Olanda non gioca nessun Van
.Il migliore era quello del Torino
-Van de Korput?
-Pirlo, un luogo comune
-Thiago Motta: un giocatore per ogni autunno
-Dopo cotto e mangiato arriva Pirlo e bollito
-Siete ancora convinti che Jagger abbia smesso dopo che aveva pronosticato la vittoria dell’Italia?
-Sono in palestra e non ho voglia di correre
-Potevi farti chiamare da Prandelli
-Grazie Prandelli…per volare con Alitalia
-Si è perso, non è successo nulla, tornate a postare tranquillamente gattini
-Ti chiamavi Ciro Esposito, il tuo destino era tifare Napoli, solo quello. Non c’è destino in un colpo di pistola…
-La cosa inverosimile è che le dimissioni arrivano per l’eliminazione da un mondiale e non per la morte di un tifoso