Lituania- Cina- Usa, la guerra del telefonino

Le compagnia telefoniche hanno svolto un ruolo importante nella storia recente dell’Europa Occidentale. Si dice che gli Usa avrebbero avuto il controllo delle linee telefoniche della PRL e, in caso di necessità, avrebbero provveduto a staccare la linea, isolando il paese. Questa storia, vera o falsa che sia, sarà sicuramente conosciuta anche in Lituania, paese che confina con la Polonia, vista la grande importanza che la piccola nazione baltica sta dando alla difesa delle sue linee telefoniche.

Certo, il mondo è cambiato, la tecnologia continua a fare passi da gigante, le realtà sono sempre più connesse e i problemi nel mondo reale possono quindi tranquillamente arrivare anche da paesi distanti migliaia di chilometri..

Così, quello che a occhi tecnici sembra essere un mero abbaglio, in realtà, potrebbe nascondere dei retroscena geo-politici molto più complicati. Restando nell’ipotesi di complotto* (questo il nome della rubrica che state leggendo), quello a cui stiamo assistendo a distanza, da spettatori distratti anche se interessati, non è una semplice disputa tecnologica visto che la Lituania è da poco entrata a far parte della lista di paesi non graditi a Pechino.

https://www.dday.it/redazione/40653/smartphone-xiaomi-e-censura-la-lituania-ha-preso-un-abbaglio

La Cina ha quindi messo nel suo mirino il paese membro dell’Unione Europea e della NATO. Le relazioni diplomatiche, e non solo quelle, tra il Dragone orientale e Vilnius si stanno deteriorando sotto gli occhi spenti dell’Europa occidentale.

L’autorizzazione concessa a Taiwan di aprire un ufficio di rappresentanza nella capitale baltica, con conseguente volontà lituana di aprire un suo ufficio corrispondente a Taipei, ha segnato un momento di profonda crisi tra i due paesi. Pechino si è opposta fin da subito all’uso del termine “taiwanese” nel nome dell’ufficio aperto in Lituania. In realtà nessuno dei due uffici commerciali implica il riconoscimento di Taiwan come stato sovrano. Anche altre nazioni hanno stretto accordi simili, Stati Uniti in primis. Washington ha aperto un Istituto americano a Taiwan: un ente privato sponsorizzato dal governo a stelle e strisce, composto da funzionari del Dipartimento di Stato. Inoltre Cina e Washington hanno recentemente trovato un accordo per far tornare in patria Meng Wanzhou.

Ecco, al momento la Lituania, sembra essere rimasta sola in Europa a far fronte alla Cina, e non solo. Infatti, quello con Pechino non è l’unico problema internazionale che il paese baltico sta fronteggiando. Da quest’estate il paese baltico si è trovato ad affrontare l’arrivo di numerosi profughi proveniente dalla Bielorussia, senza un intervento tempestivo da parte dell’Unione Europea.

*Titolo di un vecchio film con Mel Gibson

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