L’Italia, quella minuscola, è un paese, senza maiuscola, che segue la moda e apprezza, anzi ama, il vintage, la riproposizione del classico che, troppo spesso e volentieri, sfiora negli eccessi del Kitsch.
Infatti la maggiore industria automobilistica del paese, senza far nomi, ha deciso di non investire, almeno per il momento. Qui i momenti durano anni, quindi fino al prossimo 2014 non succederà nulla, anzi no, si tornerà all’antico riproponendo casse integrazioni aggiornate agli armadi dei nuovi lessici.
Anche la politica è pronta a cambiare guardaroba, Giolitti docet, tanto che ormai sia noi che loro finiamo in mutande, loro però in passerella per il gusto della provocazione. Provocanti consiglieri di tutte le regioni, latitudini e longitudini non contano, sono invece riuniti a pag.1 del catalogo di moda del politico italiano, dove dimettersi è pacchiano.Non ci si può dimettere in questo paese, altrimenti che figura si fa? Non è alla storia che pensano questi signori e signore, ma alla cronaca.
E allora perchè non cominciamo a dimetterci noi?