I miei mondiali sono quelli del 90, sotto casa mia, quando c’erano due Bar, di Germana e Simona, ora non ci sono più. Bastava scendere di sotto e finivi a guardare la partita con Fausto, Enrico, Gianni, Andrea, Alessandro, Daniele, Giuseppe, persone che non so neppure che fine abbiano fatto, almeno nel 90% dei casi, eppure con dei nomi così italiani e così belli da non sembrare neppure veri se penso alle varie Chantall, Andrew ecc…
Il calcio per me è una religione laica, piena di simboli, significati e riti. Mio nonno ha speso una vita dietro l’Avellino calcio, erano gli anni della Serie A, io ci ho scritto pure un libro sopra, dedicato a Jorge Juary, (Balla Juary, Sferragliando Verso Sud). Nei ricordi più belli di mia madre c’è quello dello trasferta a Genova di suo padre, quando le trasferte erano trasferte coi treni dei tifosi e ci mettevi due giorni tra andare e tornare, per seguire il Lupo e per vedere Lei. Mio padre ama invece il calcio a modo suo, nella sua quotidianità è qualcosa di onnipresente. Tifosissimo del Napoli non ha mai messo piede al San Paolo eppure ha seguito l’Acqui Calcio all’Ottolenghi per anni, il fallimento, la cessione del titolo e le due retrocessioni dei Bianchi sul campo l’hanno fatto allontanare, un po’ lo capisco, come un amore tradito.
Così ogni tanto scrivo di calcio, per l’Italia, gli Europei non sono il mio forte. Quest’anno c’è la Polonia, dove insegno, l’Ucraina, sempre più importante, e l’Italia, dove vivo da sempre. Ovviamente tifo sempre per gli Azzurri, sperando in una giocata di Insigne e in un gol di Immobile perché una coppia tutta napoletana non la si vedeva dai tempi di Ciro Ferrara e Fabio Cannavaro, difensori in azzurro, che si divertivano a “scherzare” Alan Shearer parlando in Napoletano, “Acchiappa a chillo”, facendo capire poco o nulla al re bomber della Premier League. Stasera si gioca. Calcio d’inizio, sarà pronti e via e per 90 minuti, Acqui Terme, Alessandria, Genova, Roma, Avellino, Napoli, saranno tutte ferme, immobili, a sognare, per far vedere al mondo come solo noi, italiani, sappiamo fare certe cose, come ad esempio vivere di passione. Buon Europeo a tutti e FORZA AZZURRI SEMPRE.