Vezzi Monferrini

Caminante, no hay camino, / se hace camino al andar 1 Antonio Machado Se Lord Verulamio nel suo Of travel consigliava già nel 1625 che il gentleman destinato al Grand Tour intraprendesse il viaggio provvisto di guide, lo stesso milord – come rilevava non senza ironia il nostro conterraneo Baretti – non si sarebbe concesso di visitare nessun luogo che non fosse già sulla bocca di tutti. Agli odierni emuli di Phileas Fogg, ancorché privi di un fedele Passepartout, presento il mio modesto Baedeker per un Tour nell’Alto Monferrato acquese. Il compito assegnatomi, permettete, era alquanto difficile anche se il mio incarico non comprendeva tutto il paese wo die Zitronen blühn : « poco meno di una cartella » per illustrare le attrattive di ben 26 comuni nostri. Ho pensato quindi di escogitare una sorta di gioco basato sulle peculiarità di ciascun paese onde il visitatore possa, a suo piacimento, inventarsi un percorso secondo i propri interessi. Nulla vieta che i cammini si incrocino o si sovrappongano. Una sorta di Primiera « Uno, due, tre, / cerco il Papa e trovo il Re, / cerco il savio e trovo il matto, / cerco il cane e trovo il gatto, … », ricordate? Oppure una specie di Domino in cui, al posto delle tessere d’ebano e di avorio, sia disposto sul tappeto verde quanto può invogliare verso l’Alto Monferrato augurando al gradito ospite, come auspica Ferdinando Albertazzi, di trasformarsi nel « “viaggiatore definitivo” di Baudelaire, appagato non dalla meta, bensì dal dipanarsi del viaggio ». Ora giocheremo un po’ coi numeri, la numerologia non è nient’altro che lo studio della possibile relazione mistica o esoterica tra i numeri, per l’appunto, e le caratteristiche o le azioni di oggetti fisici ed esseri viventi, ma questo ce lo dice Wikipedia, che passa da Google, per intenderci, mentre i nostri numeri nascono dalle radici del cuore e dalla vista della memoria, la numerologia da noi applicata si comporta anche così perché nel Monferrato, cielo applicato coi suoi fumi di spirito e con le sue nebbie alla terra, le leggi del mondo vanno anche così. Andando per ordine cominciamo dall’ 1, cioè dal paesaggio dominato dal Monviso tra vigne e calanchi, enumerare i nomi è solo un bieco elenco, elenco che va vissuto, visto e ascoltato, tra le alture e le cadute della voce di un nostro cantore, quel Luigi Tenco che semba sempre dover riapparire da un momento all’altro per le vie di questo percorso composto da Alice Bel Colle, Ponzone, Castelletto d’Erro, Montechiaro d’Acqui, Denice, Morbello Ricaldone. Nella nostra partita a scacchi numerica non possono mancare le torri che si muovono in avanti, e indietro, con moto circolare, ricordate che il Monferrato ha leggi tutte sue, per comporre quel numero 8 dato dalla somma delle Torri di: Bistagno, Cartosio, Castelletto d’Erro, Cavatore, Denice, Merana, Terzo, Visone. 1, certo, torniamo indietro e raddoppiamo il numero 1 già incontrato in quel raro esempio di Torre atterrata: “Torre del Marocco” Morbello. Terra di fiabe e di leggende e i Castelli? Ci sono e sono 5: Castelnuovo Bormida, Melazzo, Morsasco, Orsara Bormida e Prasco. Mentre sono di più i resti, ben 6 sono le località dove si possono ammirare le memorie spezzati di antichi Castelli: Grognardo, “La Tinazza” Moncrescente di Melazzo, Montechiaro d’Acqui, Morbello, Ponti e Visone. 1 è invece e anche il Ponte medievale di San Rocco a Spigno Monferrato, e se ricordate l’1 l’abbiamo già incontrato 3 volte, e la somma fa 3, come le cinte murarie quattrocentesche con fossato e ponte che troviamo a Rivalta Bormida, Strevi e Visone. Non può quindi mancare il 2 , qui di Villenove a Bistagno e a Rivalta Bormida. Ma 1 è ancora la Porta gotica nel recinto murario di Pareto. Dopo l’ennesimo 1, nel nostro gioco , siamo arrivati a 4 Absidi, come i di Pievi di epoca romanica: San Lorenzo a Cavatore, San Secondo ad Arzello di Melazzo, San Vito a Morsasco, Santi Nazario e Celso a Prasco. Ma 4 sono anche le Chiese con strutture romaniche: Santa Maria dell’Assunta a Bistagno, San Michele a Malvicino, Sant’Anna a Montechiaro d’Acqui, San Pietro a Visone. 4 sono anche i Musei da non mancare e da ricordare: Gipsoteca Giulio Monteverde a Bistagno, Museo della civiltà contadina a Montechiaro d’Acqui, Museo di arte sacra a Ponzone, Museo Tenco a Ricaldone. C’è tutto? No, manca ancora qualche 1 che è ormai il numero preferito del nostro monferrato, così come 1 è l’ Abbazia: San Quintino a Spigno Monferrato, fondata nel 991, 1 è il Parco secolare: “Il Quartino” già dei marchesi Scati a Melazzo e 1, in questa partita a carte magiche è il Jolly , cioè Cassine. E allora, Signore e Signori, faites vos jeux. 1 Grazie a Piero Bottino per la citazione. ÷ Lionello Archetti-Maestri, nato ad Acqui e quindi sgaientâ, vorrebbe trasmettere ai futuri ospiti l’amore, coltivato in anni di studi e ricerche, per il suo locus geniale. Ci sarà riuscito? Lo spazio e non la dietista gli ha impedito di illustrare le molteplici validissime lusinghe eno-gastronomiche e per questa omissione si appella alla Loro clemenza. ÷÷ Viandante non c’è un cammino, la via si fa con l’andare. Kennst du das Land, wo die Zitronen blühn? [Conosci tu il paese dove fioriscono i limoni?] J. W. Goethe, Wilhelm Meister. Gli anni di apprendistato

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