Il Corriere dello Sport menziona qui il mio secondo libro “Balla Juary Sferragliando Verso Sud”.
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Dialogo immaginario con Jesse Owens
“Ti insegnerò a correre.
Correrai veloce, figlio della luce”.
Furono queste le sue parole.
Non furono le uniche parole che pronunciò, ma vi assicuro che sono le uniche parole che io ricordo ancora vivamente.
Me le ricordo con le intonazione dell’ epoca, con quell’ accento così marcato e ghettizzante.
Me le ricordo pronunciate nello stesso tempo di allora e con la stessa premurosa attenzione, perché il tempo in questa storia è importante.
Me le ricordo.
A volte girano ancora vorticosamente nella mia mente impaurita, mentre altre volte riecheggiano come presenza nelle mie orecchie e altre volte ancora danno legna al cammino del mio cuore nei momenti di difficoltà.
E se fosse un mattino grigio e piovoso sotto un cielo a cadere giù o in una di quei pomeriggi ascendenti sotto un sole giallo, questo non ve lo so dire.
Vi so dire però che da allora corsi, corsi sempre nei momenti giusti e in quelli sbagliati.
Non era una corsa disperata contro il tempo.
Il segreto, mi insegnò, non è correre contro il tempo.
A correre sempre non ci si sente parte del ciclo.
Il trucco è scegliere i momenti, i luoghi e le persone con cui correre o con cui correre contro.
Il tempo, quello inteso come Crono, deve essere tuo compagno, tuo amico, tuo confidente, qualcosa che tu conosci bene e che sai cosa può darti e cosa puoi chiedergli.
Non lo batterai mai ma non devi batterlo , devi solo lasciarlo scorrere.
Questo è tutto quello che mi insegnò e se a voi sembra poco, se sembrano solo parole, beh mi dispiace per voi.
Io non vi farò cambiare idea, non sta a me farlo.
Però tenetevi forte, perché da adesso in poi correremo insieme.
“…in my late twenties and early thirties,I went through a period of several years when everything I touched turned to failure.
My marriage ended in divorce, my work as a writer foundered, and I was overhelmed by money problems…
becoming a writer is not a career decision like becoming a doctor or a policeman. You don’t choose it so much as you get chosen, and once you accept the fact that you are not fit for anything else you have to been prepared to walk a long, hard road for the rest of your days…”
Paul Auster ” Hand to mouth”
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