Loro sono “Lo Straniero”, gruppo musicale che io non voglio definire emergente. Non amo le etichette, di nessun genere, ma adoro la musica e amo la letteratura. Lo Straniero riesce a combinare egregiamente questi due elementi e per questo primo motivo ve li segnalo. Non per piaggeria ma perché meritano. Che dire, ne è passato di tempo da quando io e Giovanni giocavamo a 22 con i super tele di plastica gialla cercando di non rompere vetrate e di non fare troppo rumore con le pallonate. Di viaggi ne abbiamo fatti tanti, anche non insieme, ma sempre legati da una fratellanza di doppie origini. Non per niente “non mi riconosco a Varsavia” ma mi riconosco “Sotto le palme di Algeri“. E la letteratura? Beh, il gruppo prende nome dall’opera omonima di Camus, io nel mio piccolo posso dire di aver influenzato il tutto con “Angeli sulla punta di uno spillo” di Druznikov. Ora per la Tempesta records è uscito il loro dico…c’è da aggiungere altro? Ottimi testi, ottima musica, un grande viaggio: ascoltateli!