Lem, Doodle e Google. Ora vi ripropongo qualcosa del passato recente, dell’archeologia della nostra epoca digitale, che merita sicuramente di essere recuperata e per farlo vi basta semplicemente cliccare semplicemente qui. Nel giorno del Black Friday, dell’acquisto compulsivo, della continua svendita di merci che tolgono valore al lavoro e alla fatica dell’uomo, vi invito invece a fare dei click alternativi coi vostri mouse e mousepad. Google, a suo tempo, dedicò un bel gioco grafico di logica al genio letterario di Lem dove il protagonista era Ijon Tichy, nella figura dello scienziato spettinato impegnato a sfidare intelligenze robotiche a furor di logica.
Stanislaw Lem è nato a Lwów (Leopoli, oggi Ucraina ma all’epoca Polonia) nel 1921. Le sue straordinarie opere narrative, tradotte in trenta lingue, hanno una diffusione superiore alle venti milioni di copie, travalicando ogni definizione di genere. ricordiamo Solaris (1961), Cyberiade (1965), I viaggi del Pilota Pirx (1968), e Il congresso di futurologia (1968) sono solo alcune delle sue opere più famose che nel 1977 gli valsero la candidatura al Premio Nobel per la letteratura. Aveva deciso di interrompere la sua carriera di scrittore nel 1987. Lem è sicuramente stato lo scrittore di fantascienza, di lingua non anglofona, più famoso al mondo. Nelle sue opere ha analizzato l’impatto delle innovazioni tecnologiche e delle scoperte scientifiche nella vita quotidiana nell’uomo, presentandone anche gli effetti nel suo aspetto sociale e antropologico. I suoi scritti fantascientifici possono infatti essere letti come testi filosofici dedicati ai primordi delle’intelligenza artificiale, dello sfruttamento delle risorse energetiche e della biogenetica.
“Così quella finì per essere una delle mie avventure e uno dei viaggi più interessanti. Nonostante tutte le difficoltà e le sofferenze che mi aveva procurato, ero contento che fosse andata così, perché avevo riacquistato la fede nell’onestà innata dei cervelli elettronici, che era stata sconvolta dai malversatori cosmici. Certo che è una bella consolazione sapere che solo gli esseri umani possono essere delle canaglie”.