Recentemente ho fatto qualche presentazione in giro, non molte a dire il vero, ma grazie a ciò ho avuto modo di incontrare altri scrittori, di cui non farò il nome per salvaguardare la loro privacy, almeno quella. Ed è proprio da questi fortunati incontri conviviali e culturali che nasce l’idea, oltre che dal ben più famoso post di Jami Attenberg, autrice dei I Middlestein, libro che consiglio, di questo pezzo, cioè “Di cosa parlano gli scrittori non famosi, non ancora famosi o mai famosi, quando si incontrano”?
Gli scrittori non famosi, non ancora famosi o mai famosi, quando si incontrano parlano di:
– Come si fa a pubblicare con un grosso editore?
– Nessuna risposta
– Perché quello pubblica con un grosso editore?
– Ipotesi varie con cui ci si potrebbero scrivere almeno 200 o 300 romanzi di successo
– Hai visto come scrive bene TizioCaioesempronio?
– Non lo si dice, ma si pensa che sia un suo amico
– Sei ingrassato
– Gli anni passano
– Sei dimagrito
– Sono i problemi
– Grandi classici della letteratura che nessuno ha letto
– Avessi più tempo li leggerei
– Best seller e fenomeni letterari del momento che nessuno ha letto
– Non ho voglia di sprecare tempo con questa roba
– Una volta qui si mangiava meglio
– C’eravamo già stati?
– Il mio prossimo libro sarà su…
– Interessante…
– A che serve continuare a sforzarsi se non si arriva da nessuna parte?
– Sai fare altro, tipo far saltare un cane in un cerchio di fuoco?
– Serve a qualcosa partecipare ai concorsi?
– Quelli della posta?
– Salutami X
– X è morto/a – X mi ha lasciato/a – X pubblica con Feltrinelli, Mondadori ed Einaudi, tutti insieme ora
– Stranamente si parla poco di calcio
– Smetto di scrivere…
plaudo