Rat-Man 122: ognuno ha i super eroi e la fine che si merita

Inizia l’autunno e finisce Rat-Man. Sarà un caso?
Non penso.

“È questo il limite del male. Non puoi spiegare tutto con la ragione. A volte, devi semplicemente credere. Credere ai miracoli. Ai segni. Credere che i super eroi esitano davvero”.

Questo ci viene detto nelle pagine finali dell’avventura finale.  Noto ora che in sole cinque righe ho già scritto finisce, finali e finale… sarò forse ripetitivo? Forse sì, ma vorrei far capire sul serio che questa è la fine di Rat-Man, arrivata con il numero 122. (AIUTO!!!! Ora che si legge?) Iniziata nel 1997, una vita fa o più vite fa, a seconda di come avete impiegato il vostro tempo, dopo un ventennio finiscono anche le sue avventure regolari.

Ognuno ha i super eroi che si merita e a me piace pensare di essermelo meritato il Rat-Man, davvero, sarò stupido e sentimentale ma è così. Lo abbiamo letto in tanti e per strada si sono persi in tanti, dal Morbe, al Pier, tra i banchi di scuola, o al DeLo, sul treno per Genova. Che fine hanno fatto tutti? Non lo so, ma come si dice: è la vita.

Valker, esatto, senza la doppia W,  insegna però che anche “un idiota ha diritto a una seconda possibilità”. Fermi tutti, che avete capito, l’idiota, senza scomodare Фёдор Михайлович Достоевский, sono io.

Forse è vero, questo è un post senza senso, ma deve andare così, in attesa della mia seconda possibilità.  Fletto i muscoli e sono nel vuoto

P.S. Deboro ha sempre saputo che Aima… [non spoleiramo]