Frontiere, storie di confini, divisioni, vite traslate secondo la storia. La storia che passa da maestra di vita a padrona, che condiziona identità, amori, amicizie, parole, leviga e pialla il vissuto fino all’ieri.
Lingue che diventano giogo, morso, digrignando dentro, comprimendo cuori e anelando pensieri di libertà verso una terra che fino a qualche attimo prima era casa ma che ora se non è del tutto nemica è perlomeno ostile. La letteratura ne viene quindi travolta, le storie, i poemi trovano sponde diverse, si perdono tra il rammarico e la nostalgia, le invocazioni per mondi perduti diventano incipit perfetti, capaci di attirare l’attenzione del lettore, di suscitare sentimenti forti e di “scaldare” i cuori persi.