101..ehm…51…11..ehm qualche cosa da fare ad Alessandria almeno una volta nella vita prima di morire

L’impresa dell’Alessandria Calcio, squadra di Lega Pro (vecchia serie C) arrivata alle semifinali di Coppa Italia 2016, ha riproposto il capoluogo piemontese all’attenzione nazionale. I grigi andranno infatti a giocare a San Siro contro il Milan, per una sfida che nasce sotto la stella del golden boy del calcio nazionale Gianni Rivera, anche se non molti sanno che il comico/scrittore/presentatore Gene Gnocchi ha militato nelle file della squadra mandrogna e che perfino O Rey, Pelè, è venuto fin qua per giocare un’amichevole col suo Santos. Ma cosa c’è da fare ad Alessandria? Nella più classica delle guide, cioè 101 cose da fare a (luogo a caso) prima di morire, la più classica della città.

– Il Natale appena trascorso ha portato la città agli onori della cronaca per il suo albero di Natale, eletto come più brutto d’Italia, elezione accompagnata dallo slogan: aggiungi una palla anche tu. Si attendono le cartoline da inviare il prossimo anno agli amici e ai nemici.

– Sarà per via dell’albero ma l’attuale Sindaco della città mandrogna è stato eletto come il primo cittadino meno amato d’Italia. Compilare classifica è qualcosa di molto alessandrino, come avete appena visto

– Se passate di qua sotto Natale potete godervi lo spettacolo di Gelindo, pastore arguto e loquace che racconta la sua versione della natività in dialetto locale, uno volta vi ha partecipato anche Umberto Eco.

– Se siete sopravvissuti al Gelindo potete passare direttamente ai libri di Umberto Eco

– Una visita al quartiere Cristo, giusto per dire che ci siete stati.

– Una visita al Moccagatta, il vecchio impianto sportivo è d’obbligo. Qui vennero girate alcune scene della miniserie televisiva della Rai dedicata al Grande Torino

– Comprare un Borsalino, il classico cappello di feltro, immortalato anche in un film con Alain Delon.

– Assaggiare le paste di Zoccola, fermi, che avete capito, trattasi della storica pasticceria attiva dal 1820 famosa per i suoi cannoli

– Festeggiare capodanno al 31 agosto. Infatti da queste parti, per ammorbidire il ritorno dalle ferie, si è deciso di istituire un capodanno alternativo, nell’ultimo giorno di agosto

– Visitare la Cittadella, mangiare il gelato di Cecernà, un giro per le librerie storiche

Siete ancora lì, non vi vedo in mezzo a questa nebbia…

 

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